L’aceto dell’acetaia Marisa Barbieri nasce a Modena, la culla del balsamico, da una lunga storia di passione, esperienza ed abilità.
Il balsamo dei duchi d'Este
Nell’antico Ducato di Modena e Reggio Emilia (1452 – 1859) era tradizione possedere un’acetaia. In essa era contenuto un aceto speciale in cui, senza l’aggiunta di alcun ingrediente eccettuato il mosto cotto, il susseguirsi delle stagioni e la sapiente mano dell’uomo, davano luogo ad un prodotto dal profumo e dal sapore prelibato e caratteristico: quello che oggi chiamiamo il balsamico.
Originariamente, e fino a metà del secolo scorso, era un prodotto volto all’uso esclusivamente domestico. Il lento ed artigianale processo necessario per ottenerlo lo ha da sempre reso inestimabile. Tradizione vuole infatti che esso non venisse commercializzato, quanto piuttosto donato come qualcosa di più prezioso che una famiglia potesse offrire ad un’altra; tanto che esso costituiva la dote delle figlie quando si sposavano.
Fedeltà alla tradizione
Nel 1934 Egidio (Gino), il padre di Marisa, ha ricevuto in dono una serie di botti contenente aceto balsamico dal Conte Manetto, risalenti al secolo precedente. Conscio del valore di questo oro nero, e con quella lungimiranza propria di un genitore, egli si è adoperato affinché questo lascito venisse valorizzato ed andasse ad arricchire le batterie destinate alla figlia Marisa. E proprio Marisa, appresa l’arte secolare dal padre, è divenuta custode di questo antico sapere.
Nel 1979, insieme ad altri soci, Marisa ha fondato il Consorzio Produttori di Aceto Balsamico, con lo scopo di proteggere il prodotto fedele alla tradizione e garantirne la commercializzazione e la genuinità ai consumatori. Fino ad allora pochi infatti sapevano, e forse sanno tuttora, che per produrre una bottiglietta di ABTM partendo esclusivamente da mosto d’uva, sono necessari dai 12 ai 25 anni di sapiente lavoro di esperti.
La tutela e la valorizzazione promossa dal Consorzio ha fatto sì che nel 2000 venisse conferita la Denominazione di Origine Protetta (DOP) all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, che ad oggi caratterizza il prodotto.
Una storia di famiglia
Marisa ha a sua volta trasmesso questa preziosa arte ai suoi figli, e dal 1984 insieme a Pio, marito di sua figlia Franca, porta avanti la produzione garantendo un prodotto di elevata qualità, che porta con sé non solo un gusto unico, ma anche l’impronta di una famiglia e della sua passione per i sapori della tradizione.
Marisa Barbieri – Maestro Assaggiatore dal 1976;
Franca Giuliani (figlia) – assaggiatore e conduttore di acetaia dal 1991;
Pio Penzo (genero) – assaggiatore e conduttore di acetaia dal 1984.